martedì 17 settembre 2013

LE QUATTRO DIMENSIONI DELLA SCUOLA CATTOLICA... PIU' QUELLA QUELLA DELLA SOBRIETA' GESTIONALE E DELLA TRASPARENZA!

     Nel delineare l ' originalità del metodo educativo della scuola cattolica,  in genere ci si sofferma, e  ben a ragione, sui caratteri  dell' ORIGINALITA'  e della PROFEZIA  della scuola cattolica e  per fare chiarezza si individuano almeno quattro dimensioni di contenuto e di sostanza sui quali fondare la specificità di questo tipo di scuola:
  • Un metodo educativo che pone al centro la persona;
  • Il sistema ambiente e la comunità educante quali presupposti non marginali per una reale formazione civile umana e spirituale di ogni allievo;
  • La pedagogia del progetto al servizio del personalismo pedagogico;
  • La testimonianza di  professionalità coerenti  con i valori umani, sociali e civili condivisi, ma anche su convinzioni di fede ed etiche  irrinunciabili , nel quadro del nuovo ruolo del docente.
    Ferma restando la peculiarità di ogni scuola cattolica e del Carisma che sottende ad essa, penso però che  occorra  soffermarsi  almeno su UNA QUINTA DIMENSIONE , apparentemente marginale, spesso data per scontata, ma oggi  più che mai importante nella vita e nella visibilità della singola scuola. Ci riferiamo alla dimensione operativa e  concreta   della sobrietà, accompagnata da  una gestione generosa nella   parsimonia e trasparente in tutti i sintagmi del suo agire. 

       Tracciamo  dunque, con l'aiuto dello studio condotto da Guglielmo Malizia, sia pure in modo sintetico, gli elemtni fondamentali  afferenti a ciascuna di queste quattro  dimensioni, senza però trascurare mai la quinta...

IL METODO E LA CENTRALITA' DELLA PERSONA

   Il metodo educativo della scuola cattolica fa dell'educando il soggetto del suoproprio sviluppo. In particolare, deve essere anzitutto umanizzante,  in quanto promuove la perfezione completa della persona umana e la edificazione di un mondo più umano. E'  personalizzante e mira formare la persona umanain ordine al suo fine ultimo e al bene della società di cui l'uomo è membro. Prima di trasmettere conoscenze, competenze e valori la scuola cattolica è chiamata a rispondere alla domanda formativa che proviene esplicitamente o implicitamente dai giovani in crescita e che ricercano il significato della loro vita.
    Più che valori la scuola cattolica dovrà operare per promuovere personalità valide.

SISTEMA AMBIENTE E COMUNITA' EDUCANTE
     Elemento centrale dell'educazione nella scuola cattolica è la comunità. Questa non si fonda tanto nella tolleranza o nel semplice rispetto della libertà altrui quanto nella considerazione dell'altro come offerta di una ricchezza che ci libera dal nostro egoismo e che si presenta con i tratti del volto di Cristo. Ne consegue che lacomunità è messa in grado di fornire una esperienza di pace e di servizio al bene comune che insieme con quella della vita discendono dall'accoglienza della verità. Inoltre, se la Chiesa è anzitutto comunione, la scuola cattolica non può non definirsi in primo luogo che come comunità educante, la quale diviene centro propulsore e responsabile di tutta la sua vita. Ne segue l'impegno dei suoi membri di operare comunionalmente, alimentandosi con la Parola e con i segni sacramentali in un cammino di conversione e di riconciliazione e costruendo l'unitarietà del processo educativo sul dono dello Spirito.

LA PEDAGOGIA DEL PROGETTO

   Il progetto      educativo si presenta come    il punto     di incontro    e    di convergenza   di   tutte le componenti della comunità   educante,  come una istanza critica rispetto alle distorsioni e alle riduzioni        educative e come un ambito nel quale si manifesta   la forza trasformatrice e liberatrice del Vangelo per la formazione delle persone. Esso inoltre        consente   di ovviare   alla frammentarietà   dei  percorsi e   degli obiettivi, riconducendoli a un quadro di riferimento unitario ,    e   permette  di superare il pericolo della giustapposizione di orientamenti tra loro inconciliabili, costringendo   ad  evidenziare la concezione di persona, educazione e società. La sua elaborazione impegna l’apporto di tutta   la comunità, naturalmente secondo ruoli e con poteri diversi. In aggiunta, consente di esprimere e   motivare  secondo  la specificità cristiana i temi educativi fondamentali nella loro peculiare valenza pedagogica.
    

  LA TESTIMONIANZA

    Di fronte all’allievo in formazione la preminenza va data alla condotta, alla testimonianza e non solo  alla parola . Questo significa cura della relazione educativa che non può essere mai un monologo ma un dialogo e che va  accompagnata dalla convinzione che rappresenta un arricchimento non solo per l’allievo, ma anche per l’insegnante. Questi non dovrebbe mai dimenticare che il giovane durante la fase evolutiva della sua vita ha bisogno di amicizia e di una guida che l’aiuti a superare i suoi dubbi e disorientamenti. È necessario che egli sappia coniugare insieme, con prudente realismo e adattamento ad ogni singolo caso avvicinamento e lontananza, familiarità e distacco, perché l’educando giunga a sviluppare la propria personalità senza condizionamenti

SOBRIETA' E  TRASPARENZA

    Sobrietà è rispetto assoluto di tutte le risorse umane, strutturali  e materiali nell'interesse superiore della collettività scolastica e degli alunni. Sobrietà non è egoismo, aridità e tirchieria, ma giusta valutazione delle giuste esigenze, delle giuste  necessità, dei giusti interventi. Sobrietà non è casualità, non è spreco, ma è anche generosità verso i più poveri di mezzi, secondo la più genuina lettura del carisma di Santa Giovanna Antida.
    Quanto alla necessità della trasparenza gestionale, amministrativa e funzionale alla didattica ogni commento appare del tutto superfluo...