lunedì 21 gennaio 2013

TEMPO DI ISCRIZIONI...TEMPO DI PASTICCI ON LINE...


  Con  C. M. n. 96/2012,  sono state dettate disposizioni in merito alle iscrizioni on line degli alunni ai diversi ordini e gradi discuola per il prossimo anno scolastico. Anche se  per le scuole paritarie ancora per quest'anno non esiste tale obbligo, siamo tuttavia convinti che  la nuova procedura on line voluta dal MIUR,  e da quest'anno già vincolante per tutte le scuole statali, non potrà non produrre un ulteriore danno per le scuole paritarie.

    Ci chiediamo infatti quante scuole statali , le cui classi terminali sono attualmente frequentate dai vari allievi in procinto di iscriversi al grado scolastico successivo, potranno obiettivamente controllare TUTTE  le domande di iscrizione autonomamente effettuate dai genitori e se, in particolare, non si verifichino addirittura situazioni di  evasione dall'obbligo scolastico: la procedura è infatti complessa e potrà facilmente aggirare un serio controllo da parte delle scuole di frequenza attuale che, per legge, hanno l'obbligo di curare, fra l'altro, l'assolvimento dell'obbligo scolastico almeno fino alle classi di biennio ddella scuola secondaria di II grado.

 Riteniamo  comunque di far cosa utile per le nostre scuole sottolineando le istruzioni fornite dallo stesso MIUR per effettuare le iscrizioni on line, rammentando che  le domande di iscrizione vanno presentate dal 21 gennaio al 28 febbraio 2013. Queste le precisazioni del MIUR:

1) Al fine di facilitare l’accesso alla procedura on line delle iscrizioni, in un clima di fattiva collaborazione tra scuola e famiglie, anche eventualmente con attività di orientamento e organizzazione di open day di informazione, le istituzioni scolastiche destinatarie delle domande ed, in subordine, anche quelle di provenienza dovranno offrire un valido servizio di supporto per le famiglie prive di strumentazione informatica. Pertanto, le scuole si organizzeranno opportunamente, segnalando l’insorgere di eventuali problematiche ai competenti Direttori Generali regionali.

Modalità di supporto tecnico
In particolare, possono configurarsi due diverse necessità:

la famiglia, pur disponendo delle strumentazioni informatiche necessarie (computer con accesso ad internet e posta elettronica) chiede alla scuola di poter essere seguita durante la compilazione della domanda on line.
Nel caso prospettato, il genitore (disponendo di una casella di posta elettronica) può registrarsi a nome proprio al servizio delle “Iscrizioni on line” e eseguire la procedura personalmente seppure presso la scuola destinataria dell’iscrizione.
In questo caso il ruolo della scuola è quello di supporto informativo svolto mettendo a disposizione, in orari e giorni prestabiliti, una sala informatizzata con la presenza di personale scolastico, che fornirà delucidazioni mentre il genitore compila il modulo, attivato tramite il proprio codice personale (che il genitore riceve sulla propria casella di posta elettronica, previa registrazione sul sito www.iscrizioni.istruzione.it).

La famiglia non dispone di un computer con accesso ad internet né di una casella di posta elettronica.
In questo caso, non disponendo del codice personale, il genitore chiede alla scuola la compilazione diretta della domanda di iscrizione del proprio figlio.
La scuola, per inserire per conto della famiglia le informazioni richieste nel modulo di iscrizione, dovrà accedere alle stesse funzionalità dedicate alla famiglia cliccando sul banner “Iscrizioni on line” presente in www.iscrizioni.istruzione.it, con le stesse credenziali che utilizza per l’accesso al SIDI.
La corretta procedura della compilazione è quella descritta nella Guida rapida dedicata alle famiglie, di cui perciò si consiglia un’attenta lettura.Alla fine della compilazione del modulo dell’iscrizione on line, il sistema fornisce una ricevuta di conferma di presentazione della domanda che la scuola potrà stampare e consegnare alla famiglia come ricevuta.

2) Istruzione parentale
Le famiglie che – al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione – intendano provvedere in proprio alla istruzione dei minori soggetti all’obbligo, devono, ai sensi dell’art. 1, comma 4, del Decreto Legislativo 25 aprile 2005, n. 76, “dimostrare di averne la capacità tecnica o economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità, che provvede agli opportuni controlli”. Pertanto, la scuola non esercita un potere di autorizzazione in senso stretto, ma un semplice accertamento della sussistenza dei requisiti tecnici ed economici.

3) Alunni con disabilità
Le iscrizioni di alunni con disabilità effettuate nella modalità on line devono essere perfezionate con la presentazione alla scuola prescelta, da parte dei genitori, della certificazione rilasciata dalla A.S.L. di competenza, comprensiva della diagnosi funzionale – a seguito degli appositi accertamenti collegiali previsti dal D.P.C.M. 23 febbraio 2006, n. 185.


4) Iscrizioni in eccedenza
Si ritiene opportuno ribadire che , pur nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, i criteri di precedenza deliberati dai consigli di istituto debbono rispondere a principi di ragionevolezza quali, a puro titolo di esempio, quello della viciniorietà della residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari documentati impegni lavorativi dei genitori.
In quest’ottica non può essere data alcuna rilevanza all’ordine di arrivo delle domande di iscrizione. Le domande, infatti, in qualsiasi momento pervengano, purché fra il 21 gennaio e il 28 febbraio, dovranno essere valutate secondo i criteri di precedenza deliberati dal consiglio di istituto.

5) Istituti comprensivi
Si dovrà fare ricorso alla procedura on line anche nel caso di iscrizione di alunni alla prima classe della scuola secondaria di primo grado provenienti dalla scuola primaria dello stesso istituto comprensivo, in considerazione delle scelte che le famiglie devono esprimere, in particolare riguardo alla sede scolastica, al tempo scuola (ordinario o prolungato), all’eventuale indirizzo musicale e al relativo strumento.

lunedì 14 gennaio 2013

SI PENSA A UN SECONDO TFA PER LA PROSSIMA PRIMAVERA


    La strada per diventare professori passa attraverso due via: una è il Tfa e l’altra il nuovo concorsone per la scuola 2012. In attesa di conoscere ufficialmente le sedi di svolgimento della prova scritta del concorso per la scuola, che si terrà dall’11 al 21 febbraio, il prossimo 28 gennaio è in programma l’uscita del bando per la seconda tornata delle abilitazioni con scadenza prevista al 31 ottobre e, secondo le stime, si presenterebbero a questo bando la maggior parte dei 27 mila ricercatori universitari, circa 15 mila associati e almeno 30 mila precari della ricerca che hanno inviato una o più domande in più settori concorsuali. 


      Al prossimo Tfa che, secondo quanto annunciato dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, si terrà in primavera. Si terrà, dunque, un nuovo concorso, ma con nuova procedura concorsuale, con maggiore selezione e potranno partecipare colo che hanno già abilitazione con vecchie procedure o TFA. 


      Sui TFA prossimamente l´amministrazione avrà un incontro decisivo con il Ministro, perché mancano norme chiare circa il diritto allo studio per i supplenti che rischiano di doversi licenziare per frequentare i corsi.

Non ci sono, inoltre, più i tempi per un rapido avvio dei corsi e con tutta probabilità l´avvio dei corsi, che devono essere sostenuti dai decreti attuativi del MIUR, sarà rimandato alla seconda metà del 2013 o al prossimo anno accademico. 


      Al momento, le ipotesi per le nuove procedure di reclutamento, anticipate da Profumo stesso prevederebbero, come dallo stesso ministro spiegato, “una sorta di pre test, una valutazione preventiva, che possa individuare negli aspiranti docenti la presenza di due elementi: la loro capacità logica e la loro capacità deduttiva, dovrà poi essere valutata la competenza linguistica e la competenza informatica. 


     Per chi avrà superato la preselezione ci dovrà essere una fase di formazione in aula di tipo prevalentemente metodologico, poi il tirocinio avverrà nelle scuole in modo tale che ci sia un contatto diretto con gli alunni. Tra le prove attitudinali la preparazione di una lezione il cui tema sarà sorteggiato 24 ore prima e un colloquio che verterà sulla gestione della classe e più generale della scuola”.

sabato 5 gennaio 2013

SIAMO VICINI CON LA PREGHIERA ALLA SCUOLA E ALLE ATTIVITA' EDUCATIVE DELLE SUORE DELLA CARITA' IN SIRIA


     Sono terribili i momenti che si stanno vivendo in queste ore in Siria, dove  le nostre Suore della Carità  gestiscono  la  Scuola patriarcale mista « Al Rihaya » che contiene quest’anno 2 169 alunni dalla  scuola materna alla maturità  e che da sei anni opera  nei nuovi, spaziosi locali a Mleiha alla periferia di Damas, ma animano  anche un Servizio catechistico nella parrocchia di St Joseph (Tabbalé - Damas) con apporti educativi nell’asilo nido parrocchiale e un  Servizio catechistico e pastorale a Khabab e nei villaggi della diocesi di Hauran. 

     Continuano i combattimenti in  quella terra, dove le forze governative si stanno scontrando con i ribelli per il controllo di Daraya, importante sobborgo di Damasco. Da ieri, intanto, sono arrivati in Turchia i primi militari statunitensi incaricati di supportare il dispiegamento sul territorio di Ankara dei missili Patriot richiesti dalle autorità locali alla Nato. L’Alleanza atlantica ha sottolineato come il dispiegamento abbia esclusivamente una “funzione difensiva” del confine.

       La crisi militare porta con sé anche l’emergenza umanitaria, che coinvolge ormai oltre mezzo milione di sfollati. Particolare allarme desta un po’ dovunque la situazione dei bambini.

       Saba al-Mobaslat, project director di Save The Children in Siria, che ha aperto nel campo di Zaatari un asilo per i bambini tra zero e cinque anni, ha dichiarato oggi ai microfoni di Radiovaticana:
Crediamo che questa particolare fascia di età abbia specifiche necessità, tra queste protezione e istruzione. Dal nostro punto di vista, ai bambini che vivono in un ambiente sicuro, insieme con i loro coetanei, è consentito di continuare a svilupparsi e a imparare, in modo da non perdere quella fase importante della vita in cui le capacità di apprendimento, le capacità cerebrali, la capacità di acquisire vocabolario sono più alte. C’è un’area ricreativa dove il gioco è strutturato in maniera tale da rispondere alle esigenze dei bimbi: sviluppare le abilità motorie, l’attitudine a interagire con i coetanei, a risolvere problemi, prendere piccole decisioni... Inoltre, fornisce loro la protezione di base e dà ai genitori il tempo per riposare e organizzare la vita.”

      La crisi  politica e militare direttamente o indirettamente sta inesorabilmente condizionando tutta la vita della nazione siriana e le nostre suore sono in prima linea per organizzare, come possono, tutti gli aiuti umanitari possibili, soprattutto per i campi in cui si rifugiano decine di migliaia di bambini.

   A loro tutte, agli sfollati siriani e, in particolare, ai piccoli  la nostra solidarietà, ma soprattutto la nostra preghiera incessante, alla quale invitiamo ad aderire quanti ci leggono.